Cos’è il Fediverso e come funziona

Internet nasce dalla volontà di fare comunicare reti diverse, federandole grazie a protocolli standard, decisi collettivamente da consorzi, università, comunità scientifiche.

Se possiamo comunicare via email con chiunque abbia un indirizzo a dispetto del provider che glielo fornisce, sia Google, Yahoo, Aruba, o una piccola azienda locale, è proprio grazie a questo tipo di standard, che rende interoperabili le piattaforme di invio email.

Le piattaforme social commerciali e la gran parte dei sistemi di messaggistica istantanea, nati all’inizio degli anni 2000, hanno di fatto rigettato questo approccio, creando formati proprietari, non interoperabili, con lo scopo preciso di forzare gli utenti a restare dentro la piattaforma il più possibile, usando unicamente le interfacce messe a disposizione dall’azienda stessa.

Questo perché gli utenti - e le loro preferenze, i loro gusti, gli spostamenti, etc - sono diventati la merce preziosa da vendere alle aziende, tramite i sistemi di advertising.

Il Fediverso nasce come reazione a questa situazione: nei fatti rappresenta una rete di server, che ospitano software diversi, piattaforme di microblogging, social, streaming video, podcasting, che però possono scambiarsi dati grazie ad uno standard aperto, denominato ActivityPub.

Questo vuol dire che chiunque può installare su un server una istanza (una installazione) di Mastodon, che abbia una propria politica, delle proprie regole, una propria visione, che però possa consentire agli utenti di condividere contenuti trovati su altre istanze Mastodon, oppure seguire un canale di un server Peertube, commentandolo con il proprio utente, creando nei fatti una vera e propria rete interoperabile.

Dunque le parole chiave del Fediverso sono: protocolli standard, interoperabilità, indipendenza dalle piattaforme commerciali.